Periodo "Plu-Realismo" (1982-1984)
Queste opere contengono forme meno strane, immagini scavate fino all’osso dal molteplice senso. Si riferiscono a realtà diverse, non bizzarre, e i luminosi segni sono meno astratti all'occhio dell'osservatore.
Quadri con un fermento fitto in cui i piani che si pronunciano sono onde elettromagnetiche; città e vedute celestiali; scheletri d’ogni sorta dalle varie espressioni. Un complesso ambientale ove elementi composti in ordine sembrano in parte in un movimento astrale, e lasciano intendere la globalità del creato mistero pittorico.
“Il plu-realismo” è il periodo pittorico che annuncia un delirio di forme musicali, un accavallarsi di segni contorti in uno spazio festoso e tragico, dove il ricordo che traspare della realtà è tutt’altro che scompaginato ma fatto di filamenti e puntini stellari fissati con un violento lampeggiare da sogno.
In questo stile di pittura inquieta di orchestralità, d’astrazione nel processo calco-gestuale, prevale l’impulsività di un carattere che parla attraverso i segni diabolici realizzati sul fondo tenebroso, che vibrano come elementi quasi astrusi nel mistero sconfinato e sognato per morte.
Nunzio Perrucci
(N. 60 opere - cm 63x82)